E’ stato pubblicato sulla rivista Journal of Rail Transport Planning and Management un nuovo articolo, scritto in collaborazione con Renato Redondi e Paolo Malighetti, dell’Università di Bergamo.

Beria P., Redondi R., Malighetti P. (2016).The effect of open access competition on average rail prices. The case of Milan – Ancona. Journal of Rail Transport Planning & Management. In press.

Nell’articolo studiamo l’effetto dell’ingresso di Italo sulla Milano – Ancona, avvenuto nel 2013. Confrontando i prezzi dei tre mesi precedenti con quelli di tutto l’anno di competizione diretta, riusciamo a quantificare sia l’effetto di riduzione dei prezzi di Trenitalia, che le strategie di prezzo di entrambi i competitor.
In particolare:

1. Trenitalia ha ridotto i prezzi del 15% in media (dal 10 al 20% in funzione del periodo e dell’anticipo), pari a circa 7€ a biglietto.
2. Durante i mesi di competizione, Italo è partita come l’operatore più economico, ma negli ultimi mesi era arrivata a costare più di Trenitalia, probabilmente grazie alla maggiore conoscenza presso la clientela e grazie alla maggiore frequenza di servizio.
3. In termini di andamento del prezzo in funzione dell’anticipo di acquisto, Italo tende ad essere più economica fino all’ultima settimana, quando propone prezzi più alti del competitor.

E’ interessante notare che questi risultati sono diversi da quelli osservabili sulla Milano – Roma. Qui Italo ha un pricing certamente più aggressivo di Trenitalia, avendo una frequenza inferiore e non potendo beneficiare dell’effetto rete con il resto dei servizi.

L’articolo è disponibile gratuitamente fino a gennaio 2017 al seguente link.

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