STUDIO: Gli spostamenti degli italiani dopo il lockdown

STUDIO: Gli spostamenti degli italiani dopo il lockdown

Milano, 08.07.2020.

Utilizzando i dati del programma Facebook Data for Good, La mobilità durante il lockdown si era quasi azzerata, come abbiamo già mostrato in un precedente lavoro riassunto qui:https://watsmap.it/la-mobilita-in-italia-durante-il-lockdown/

Con il progressivo venire meno delle restrizioni, a Maggio ci si è potuti muovere fuori dal proprio comune; dal 3 Giugno anche al di fuori della propria regione. Questi passaggi, insieme all’inizio della stagione estiva, hanno determinato flussi importanti, in parte giornalieri e in parte relativi a vere e proprie rilocazioni di popolazione. In questo post proveremo a raccontare cosa è accaduto davvero?

Gli aspetti considerati sono:

    1. La mobilità interprovinciale,
    2. Stavolta è stato un esodo? cioè mobilità extraprovinciali e interregionali.
    3. Analisi su variazione della popolazione

Le principali osservazioni sono le seguenti:

  1. Da Maggio i flussi riprendono progressivamente a risalire, raggiungendo e superando a Giugno i valori di Gennaio. La crescita avviene con una certa continuità, se si escludono i fine settimana. Nel primo periodo di riapertura, infatti, essi sono più “depressi” dei valori settimanali (il che significa che la gente ha ripreso a spostarsi per lavoro e motivi personali prima che per svago), mentre da giugno il rapporto cambia e la differenza è maggiore nei fine settimana.
  2. La dinamica a livello macro-regionale è stata piuttosto diversa. Nelle regioni del nord la mobilità ha iniziato a calare già da fine Febbraio, mentre nel resto d’Italia è avvenuto solo al lockdown “ufficiale”. Anche la ripresa è stata differenziata. Il Nord Est ha visto i flussi extra-provinciali crescere da subito nella settimana lavorativa. Invece a Sud, da Giugno, sono esplosi gli spostamenti nel fine settimana. Le aree del paese si sono meglio allineate da fine Giugno, ma con il Nord ancora meno dinamico del sud.
  3. Il Veneto e l’Emilia Romagna continuano a restituire popolazione alla Lombardia. Il Piemonte lo fa, ma con forti picchi opposti nei fine settimana (presumibilmente legati a seconde case). Interessanti la Liguria, che ha un andamento simile al Piemonte ma è l’unica in cui i “controflussi” di lombardi, presumibilmente verso il mare, sono tali da mantenere una certa stabilità della popolazione regionale (naturalmente fatta di persone diverse).
  4. il rapporto tra Lombardia e Trentino Alto Adige rimane piuttosto costante, segno del fatto che il turismo verso la montagna non è ancora iniziato con decisione quanto quello verso il mare.
  5. L’analisi che segue sulla posizione della popolazione conferma che le città non si sono riempite ai livelli di Gennaio (anzi, nemmeno sono rimaste ai livelli di Maggio) mentre le coste e in generale tutte le località turistiche e di seconde case – spesso dentro la regione – si sono visibilmente riempite, cosa che non era assolutamente accaduta a Marzo.

Il studio è disponibile qui:https://watsmap.it/gli-spostamenti-degli-italiani-dopo-il-lockdown/